Le incredibili esperienze di March Chagall nella cappella di Notre-Dame-de-Toute-Grâce e di Henry Matisse nella cappella del Rosario nel convento domenicano di Vence, nell’entroterra di Nizza, hanno aperto nuove possibilità espressive alla vetrata, che per secoli era stata relegata tra le arti minori, dando il via all’utilizzo di un linguaggio contemporaneo tout court, alla stregua di quanto stava accadendo in pittura e scultura.
È a partire da quel momento che la vetrata si rivela un’arte in sintonia con il sentire dell’uomo contemporaneo e con un proprio valore all’interno dello spazio architettonico e liturgico.
Le vetrate per le chiese, infatti, sono elementi al contempo materiali ed immateriali: strumento d’illuminazione e di decoro dello spazio celebrativo, favoriscono il rivolgersi ai cammini spirituali e teologici della luce entrando in dialogo con...