Architettura sacra. Spazio di comunione

Edilizia di Culto


Architettura sacra. Spazio di comunione

Dal 22 maggio al 21 novembre 2021, a Venezia avrà luogo la XVII Mostra internazionale di Architettura, la Biennale, che avrà come tema “How will we live together?” Afferma il curatore Hashim Sarkis: “Abbiamo bisogno di un nuovo contratto spaziale. In un contesto caratterizzato da divergenze politiche sempre più ampie e da disuguaglianze economiche sempre maggiori, chiediamo agli architetti di immaginare degli spazi nei quali vivere generosamente insieme. 

Nel 2021, il XVIII Convegno liturgico internazionale di Bose, che avrà luogo dal 27 al 29 maggio, avrà come tema “La Comunità e i suoi spazi. Prospettive di ricerca per i centri pastorali”. 

Progettare un centro pastorale significa necessariamente avere in mente una precisa figura di comunità cristiana, il suo rapporto con il territorio, il contesto urbano, la realtà sociale e i concreti bisogni di chi vi abita. La figura di Chiesa di cui oggi si avverte la necessità è quella di una comunità cristiana aperta, pronta al dialogo, all’accoglienza e che sceglie l’ospitalità come categoria autenticamente evangelica, rivolta non solo ai credenti ma aperta a ogni forma di ricerca spirituale e umana.

A Koinè Digital Preview, si è tenuto lunedì 26 ottobre 2020, alle ore 14.00 il Convegno “Architettura Sacra: Spazio di Comunione con l’obiettivo di raccogliere nuovi spunti di ricerca e suggestioni circa gli spazi comunitari ecclesiali, anche alla luce del periodo del covid-19. Il contesto interpella la Chiesa perché continui a svolgere la sua missione evangelizzatrice e profetica. Il tempo del “distanziamento sociale” reclama con forza esperienze profonde di comunione, di relazione e di speranza, oltre la solitudine e la morte. Il complesso parrocchiale, edificato attorno all’edificio chiesa, cuore pulsante del fabbricato, su cui molto si è riflettuto in questi ultimi anni con grande attenzione, nondimeno è opera architettonica e non mera edilizia complementare, costituendo assieme all’aula liturgica luogo di evangelizzazione e di comunione. Al tempo del covid19 prima di individuare soluzioni architettoniche a problematiche congiunturali, quasi possano risolvere la pandemia, occorre indagare quali siano i significati di sostenibilità, resilienza, diversità, diversificazione, scarto. Prima ancora però occorrerà spostare l’attenzione e affrontare i temi della salvaguardia della natura come partecipazione alla creazione, del tempo come risorsa per l’altro, della libertà come liberazione dal peccato e dall’ingiustizia.

Architetti e progettisti che hanno realizzato o progettato complessi parrocchiali che esprimono “spazi di comunione” che hanno sviluppato una riflessione sul tema, presenteranno i loro lavori nel corso della Giornata di Studio.

Il convegno è stato organizzato in collaborazione con l’Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto della Conferenza Episcopale Italiana e sono intervenuti: don Valerio Pennasso, Direttore dell’Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto della Conferenza Episcopale Italiana; Mons. Fabrizio Capanni, Pontificio Consiglio della Cultura; don Roberto Tagliaferri, Teologo, Liturgista; Francesco Lipari, Fondatore di OFL Architecture e Comunità di fondatori Farm Cultural Park; Carlo Capponi, Direttore Ufficio Beni Culturali, Arte Sacra ed Edilizia di Culto Diocesi di Milano; Giorgio Melesi, Studio MELESI – ODA; Donatella Forconi; Emanuela Zizioli e Laura Pietrobelli, Studio associato di architettura Pietrobelli e Zizioli, Sandro Pittini, Riccardo Baruzzi, Studio RBDE, Alessandro Pretolani, Cavejastudio.

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