Il luogo del Battesimo di Gesù: da gennaio sarà riaperto ai pellegrini

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Il luogo del Battesimo di Gesù: da gennaio sarà riaperto ai pellegrini

Da secoli, sulla riva occidentale del fiume Giordano, nei Territori Palestinesi ora occupati da Israele, si fa memoria del Battesimo di Gesù. Sul sito del Battesimo, sorge un piccolo convento francescano che fin dalla guerra dei sei giorni del 1967 è rimasto “circondato e assediato” da un campo minato, solo recentemente sminato.

Ora il sogno dei francescani in Terra Santa si avvera ed il luogo è nuovamente accessibile: “Vorremmo accogliere qui i pellegrini per la celebrazione della festa del Battesimo di Gesù, il prossimo gennaio. Così quello che per quasi 50 anni è stato un campo minato, diventerà un campo di pace, di preghiera, di ritrovo dei pellegrini” afferma padre Francesco Patton, Custode di Terra Santa.

Padre Eugenio Alliata, docente di Archeologia biblica allo Studio Biblico Francescano di Gerusalemme, intervistato da Radio Vaticana, così descrive la storia del sito del Battesimo: “Questo luogo è menzionato già dai più antichi pellegrini. Il pellegrino di Bordeaux che viene nel 333 dopo Cristo, dice che si trova a cinque miglia dalla foce del Giordano, una distanza che porta a questo punto. Si dice – come scrivono alcuni autori antichi – che l’imperatore Costantino avrebbe desiderato essere battezzato nel luogo stesso dove anche Gesù era stato battezzato: il Giordano. Quindi era un luogo molto famoso, molto noto. Si tratta di continuare questa memoria che risale ai primi tempi della Chiesa e che non è mai stata realmente dimenticata”.


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