Arte sacra e COVID-19

Turismo Spirituale


Arte sacra e COVID-19

Qual è stato l’impatto dell’epidemia Covid19 sulle aziende del settore delle arti sacre? Quali le aspettative nutrite dagli operatori del settore per una ripresa imminente e assai attesa?

Una ricerca recente da parte dell’Osservatorio Arti Sacre ha posto tali quesiti ad oltre 4000 imprese del settore, campione significativo di una potenziale platea complessiva di circa 6000 aziende. Uno dei primi dati evidenti è stato il blocco delle produzioni a causa delle limitazioni dovute all’import di materie prime, con oltre il 50% dei soggetti intervistati che ha affermato essere indispensabile l’approvvigionamento estero di lavorati e di semilavorati artigianali. E se l’import ha subito un brusco rallentamento, ed in alcuni settori quali quelli delle materie plastiche un blocco totale, non è andata meglio per l’export, dimensione su cui oltre l’85% delle aziende italiane investe in maniera preponderante, dichiarando un blocco pressoché totale. Import ed export determinano inevitabilmente una stima di perdite per l’anno corrente per oltre il 70% delle aziende stimata superiore al 50% e per il 2021 ancora significativa, ma fortunatamente in attenuazione.

Il settore rappresenta una nicchia di mercato ed indubbiamente ha la necessità immediata di reagire con forza, per non soccombere ai mercati internazionali che, pur nelle more della pandemia, sembrano aver reagito più velocemente e con più dinamicità rispetto al target italiano. Da qui la necessità di una programmazione di ripartenza immediata, nelle prime settimane dopo l’estate, per evitare che una ripartenza tardiva o una inoperosità protratta fino ad inizio 2021 determini l’inevitabile moria di piccole e micro imprese produttive di un settore così importante e così tipico nel panorama internazionale quale è quello dell’arte sacra italiana.


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