Una Rosa rossa per Raffaello nel cinquecentenario della scomparsa

Fede e Devozione


Una Rosa rossa per Raffaello nel cinquecentenario della scomparsa

Una rosa rossa omaggerà il grande Raffaello Sanzio (Urbino, 1483 - Roma, 1520) nel cinquecentenario della morte. L’artista scompariva il venerdì santo del 1520: per suo stesso desiderio, il suo corpo fu sepolto nel Pantheon di Roma. Le sue volontà furono accolte e da allora il pittore riposa nell’edificio, sotto alla lapide che lo ricorda con un epitaffio composto da un suo amico, il poeta Antonio Tebaldeo: “ILLE HIC EST RAPHAEL TIMUIT QUO SOSPITE VINCI / RERUM MAGNA PARENS ET MORIENTE MORI” (“Qui sta quel Raffaello: mentre era in vita, la grande madre delle cose temette di esser vinta e, mentre stava morendo, temeva di morire”).

La rosa rossa rimarrà sul monumento funebre di Raffaello per tutto l’anno. Molte le celebrazioni nel 2020, a cominciare dalla grande mostra alle Scuderie del Quirinale. In più, il MIBACT ha allestito sul proprio sito una pagina dedicata al cinquecentenario.

Lo stile di Raffaello, in particolare il filone delle “Madonne di Raffaello” costituiscono per tutta l’arte sacra picchi insuperati di grande bellezza e continuano ad ispirare ed orientare gli Artisti che anche oggi si confrontano con il tema sacro.

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