Liturgia: chiamata per tutti alla santità battesimale

“Scelti per essere santi e immacolati di fronte a Lui nella carità”

Fede e Devozione


Liturgia: chiamata per tutti alla santità battesimale

di Angelomaria Alessio

Quattro intensi giorni di riflessioni e stimoli per una partecipazione attiva ed efficace alla Liturgia sono quelli vissuti dal 26 al 28 agosto 2019 a Messina, da una variegata e partecipe assemblea di oltre cinquecento convegnisti: vescovi, sacerdoti, diaconi, religiosi e tanti laici impegnati a diverso titolo nei tessuti delle parrocchie italiane.

Tema dell’appuntamento annuale che vede in prima linea studiosi e cultori del settore è “Liturgia: chiamata per tutti alla santità battesimale”, collocandosi in continuità con l’ultima edizione (Matera 2018), che ha focalizzato l’attenzione sulla liturgia come “risorsa di umanità”. La santità, infatti, non è altro che l’umanità pienamente vissuta e la liturgia è la via maestra per realizzare questa universale chiamata.

Il Santo Padre Francesco, tramite una lettera che il cardinale Segretario di Stato, Pietro Parolin, ha inviato a mons. Claudio Maniago, vescovo di Castellaneta e presidente del CAL (Centro Azione Liturgica), “auspica che dalle celebrazioni e dalle riflessioni della Settimana maturi la consapevolezza che la liturgia è luogo privilegiato in cui la santità di Dio ci attira a sé con la sua bellezza, la sua verità e la sua bontà”.

I lavori sono entrati nel vivo con la prolusione dal titolo “Che significa essere cristiani in una società secolarizzata?” tenuta da Enzo Bianchi. Il fondatore di Bose si è soffermato sulla necessità per il cristiano di essere fedele al Vangelo nel mondo di oggi, superando la tentazione di “inseguire le voci del tempo” o di ricercare l’audience. Il credente, infatti, pur cosciente di essere una minoranza nella società, non può rinunciare ad ascoltare il grido dei “poveri” e costruire legami di comunità attorno alla cura delle persone più fragili e deboli, contro ogni cultura dello scarto. Il cristiano – ha ancora sottolineato Bianchi – non può evadere la storia: pienamente inserito in essa, deve prendere in carico il gemito del mondo, per riportarlo all’attenzione collettiva della responsabilità comune, che non è delegabile ad alcune oligarchie o poteri oscuri.

La Settimana liturgica si configura, pertanto, fin dai suoi primi passi, come opportunità preziosa di ascolto, riflessione e confronto su alcuni dei punti nevralgici dell’essere Chiesa, il cui stile, pur essendo altro da quello del mondo, nel contempo non può non essere eloquente per il mondo. E la liturgia, lungi dall’essere ridotta a mera ritualità, è la più alta manifestazione dell’incontro tra Dio ed il suo popolo, che esige una traduzione nel concreto tessuto esistenziale dell’uomo e della storia.

Illustri relatori hanno offerto contributi importanti, tra i molti degno di nota l’intervento di don Ildebrando Scicolone, Abate emerito di S. Martino delle Scale (PA), felice di essere nella sua amata Sicilia, che con la verve e l’entusiasmo che da sempre hanno caratterizzato l’illustre teologo, ha focalizzato il tema “L’Iniziazione cristiana: chiamata fondamentale alla santità”, soffermandosi sulla necessità di recuperare la comprensione dei sacramenti dell’iniziazione cristiana a partire dal loro ordine teologico (battesimo-confermazione-eucaristia), al fine di riscoprire la santità non come conquista umana, ma come dono di Dio da alimentare perché si sviluppi sino alla sua pienezza, che si manifesta e si rende visibile in modo speciale nell’atto celebrativo, luogo e spazio per l’incontro con Dio.

Koinè, presente come consuetudine alla Settimana Liturgica, a sostegno dell’iniziativa della Chiesa Italiana, attraverso il suo Comitato Scientifico è lieta di ricevere e accogliere gli spunti e le linee guida che la Settimana emanerà e portarle all’interno delle Giornate di Studio che avranno luogo dal 26 al 28 aprile 2020. Anche per l’edizione 2020 dell’Evento, alla Liturgia saranno dedicate due sessioni di formazione e riflessione guidate dai massimi esperti del settore, un momento celebrativo presieduto dal Vescovo di Vicenza, dove fare esperienza fontale della Liturgia ed uno spazio espositivo volto a farne emergere la bellezza, nella nobile semplicità.


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