Vicenza: verso i 600 anni del Santuario della Madonna di Monte Berico

Il luogo sacro simbolo del capoluogo berico si prepara al Giubileo della rinascita: promozione turistica, interventi strutturali e di valorizzazione dell’area nel progetto dei comitati istituzionali, scientifici ed esecutivi.

Fede e Devozione, Edilizia di Culto, Chiesa e Liturgia, Turismo Spirituale


Vicenza: verso i 600 anni del Santuario della Madonna di Monte Berico

L’anniversario dei seicento anni della Basilica di Monte Berico come leva per la ripresa sociale, economica, religiosa e turistica di un intero territorio. È un legame indissolubile quello fra la città di Vicenza e il suo luogo simbolo della devozione cristiana, che ora si rafforza grazie all’inizio di un percorso condiviso fra comitati istituzionali, scientifici e religiosi volto alla riqualificazione e alla promozione del sito in vista del 7 marzo 2026, data e anno del Giubileo della rinascita.

Per celebrare la ricorrenza del sesto secolo dalla prima apparizione mariana su Monte Berico e dalla successiva costruzione della chiesa e del santuario dedicato alla Vergine, prendono il via una serie di interventi a sfondo architettonico, artistico e culturale per sostenere i flussi di un luogo di fede che fino al 2019 era capace di attirare oltre 2 milioni di presenze tra turisti e pellegrini, di cui 21% dalla città, il 16% dalla provincia vicentina e il resto dall’Italia e dall’estero.

Una prima tappa del percorso di avvicinamento alle celebrazioni è segnata dalla riqualificazione architettonica dei luoghi del santuario, dai Portici di Francesco Muttoni, con i suoi 150 archi simbolo del rosario e realizzazione dell’idea palladiana, alle Scalette di Monte Berico, antica via di accesso al sito con i suoi 192 gradini suddivisi in rampe, e all'Arco opera di Andrea Palladio. Inoltre, restauro delle opere d’arte contenute nel santuario dopo quello che ha riguardato la Cena di San Gregorio Magno del Veronese.

Di grande rilievo anche gli interventi di promozione turistica che non possono prescindere dall’interscambio fra il turismo urbano e quello dedicato al segmento religioso. Per rafforzare la connessione tra i luoghi, via a opere di collegamento tra la città e il Monte con rafforzamento dei servizi di trasporto pubblico, progetti di accessibilità aperti alle diverse forme di disabilità e potenziamento dell’offerta con nuovi pacchetti dedicati a pubblici potenzialmente interessati alla meta del santuario come i cicloturisti o i turisti eno-gastronomici.

Una riqualificazione che interessa anche il mondo formativo, con il quale verranno avviate sinergie che mirano alla nascita del primo ITS del turismo religioso in Italia, a progetti di formazione di guide e accompagnatori specializzati e alla nascita di un portare dedicato al visitatore, e il mondo produttivo, pronto a intercettare e inglobare il flusso turistico religioso in città.

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