Il decoro dei luoghi di culto e delle suppellettili

Cresce l'attenzione per la cura del luogo sacro

Fede e Devozione


Il decoro dei luoghi di culto e delle suppellettili

di arch. Micaela Soranzo

Nel Messale Romano si chiede di prestare attenzione perché cresca la dignità delle celebrazioni e pertanto di promuovere la cura del luogo sacro. La comunità cristiana ha bisogno per la propria espressione di un’atmosfera di bellezza e tutti i documenti del Magistero richiamano questa necessità. La liturgia richiede l’uso di oggetti e arredi appropriati: gli oggetti per il culto non sono accessori, ma essi stessi strumenti della celebrazione e trasmettono un messaggio. Se anticamente i segni della differenza erano dati soprattutto dall’uso di materiali preziosi, oggi la differenza può essere data dalla bellezza delle linee e dalla qualità artigianale. Le suppellettili per il culto devono essere veramente belle, non banali, ma semplici e aderenti alla funzione cui devono rispondere nel contesto delle celebrazioni. Queste indicazioni lasciano ampio spazio alla creatività, ma ricordando che esiste una notevole differenza tra i vasi sacri, di uso esclusivamente liturgico, e gli altri oggetti usati anche fuori della liturgia.

1. Il decoro del luogo di culto alla luce dei documenti magisteriali e delle indicazioni rituali
Nel Cap.I dei Praenotanda al Messale Romano si chiede di prestare attenzione perchè cresca la dignità delle celebrazioni e pertanto di promuovere la cura e la bellezza del luogo sacro, della musica e dell’arte. La comunità cristiana, dunque, ha bisogno per la propria espressione di un’atmosfera di bellezza e tutti i documenti del Magistero richiamano questa necessità.
OGMR n.288: “Per la celebrazione dell’Eucarestia il popolo di Dio si riunisce di solito nella chiesa oppure, se questa manca o è insufficiente, in un altro luogo decoroso, che sia tuttavia degno di un così grande mistero.”
EM 24 (1967): “La casa di preghiera, in cui è celebrata e conservata la Santissima Eucaristia e si riuniscono i fedeli,[...] deve essere nitida, adatta alla preghiera e alle sacre funzioni”
CJC 932 (1983):“[...] la celebrazione deve essere compiuta in un luogo decoroso”
La Nota pastorale dei vescovi “L’adeguamento delle chiese secondo la riforma liturgica” afferma che si devono anche adottare opportuni accorgimenti, affinchè tutto concorra “a creare un’atmosfera, nobile, accogliente e festosa” (ACRL 15). Nobile...accogliente...festosa!

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