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Progetto di geolocalizzazione delle Parrocchie e dei loro beni immobili nella diocesi di Milano

Progetto di geolocalizzazione delle Parrocchie e dei loro beni immobili nella Diocesi di Milano

Edilizia di Culto



Koinè - Fiera di Vicenza, martedì 14 marzo 2017, ore 9.45

Franco Guzzetti, Politecnico di Milano, Dipartiemento di Architettura, Ingegneria delle Costruzioni e Ambiente Costruito (ABC)

Introduzione

La collaborazione del Politecnico di Milano con l’ufficio amministrativo dell’Arcidiocesi di Milano per la geolocalizzazione dei beni immobili, si colloca all’interno del progetto diocesano di “Manutenzione programmata degli immobili”, approvato e attivato nel 2013, con lo scopo di eseguire una puntuale verifica di tutto il patrimonio immobiliare, finalizzata a monitorare e conservare gli immobili attraverso un’adeguata manutenzione e a migliorarne la gestione. La verifica della consistenza del patrimonio ecclesiastico, unitamente alla pianificazione degli interventi, all’ottimizzazione dei costi di manutenzione e alla messa in sicurezza degli immobili, consente di gestire efficacemente i beni immobili e incide sul ciclo di vita degli edifici stessi. Grazie a queste operazioni le parrocchie hanno così a disposizione strutture adeguate in grado di svolgere la propria funzione, mantenendo l’immobile in massima sicurezza. Accanto a queste finalità iniziali di fruibilità e conservazione nel tempo di un bene, affinché l’inventario ecclesiastico rappresenti uno strumento fondamentale di azione pastorale per la Diocesi, occorre però introdurre la componente geografica relativa alla posizione dei beni tramite un’operazione di geolocalizzazione.

Infatti, la gestione degli immobili non può riguardare solo l’aspetto manutentivo, ma deve ancorarsi alla specificità territoriale e ai suoi bisogni, in termini di offerta di servizi al territorio e alle persone. La Diocesi stessa è un ordinamento ecclesiastico con dei precisi limiti territoriali e la corretta fruibilità dei suoi beni, in termini di accoglienza e supporto alla comunità, non può prescindere dalla sua contestualizzazione e dalla sua interazione con le altre strutture presenti, poiché “un bene è ecclesiastico non solo per il titolo di proprietà riferito ad un ente ecclesiastico, ma […] soprattutto per la sua destinazione”(Pisanello, 2015).

Per rispondere a queste necessità, all’interno del lavoro di archiviazione intrapreso dalla Diocesi di Milano, viene così avviato con il Politecnico di Milano il progetto di geolocalizzazione con l’obbiettivo di individuare e produrre in formato vettoriale e per l’intera città di Milano, le aree d’influenza aggiornate delle parrocchie e gli edifici di proprietà. All’interno del progetto si è proceduto attraverso letture multi scala del territorio; l’utilizzo in contemporanea di strumenti GIS ha consentito di realizzare visualizzazioni e rappresentazioni d’impatto e di facile interpretazione da parte del committente, facendo emergere da subito le potenzialità dei sistemi informativi geografici nel tematizzare, interrogare e gestire le informazioni legate ai beni della Diocesi di Milano.

Geolocalizzazione dei beni immobili: scala territoriale

La fase iniziale del progetto, ha portato alla realizzazione di una base geografica, in cui sono state definite le geometrie areali delle parrocchie di tutto il comune di Milano. In particolare, sono stati elaborati in formato shapefile i confini delle parrocchie di Milano, classificati attraverso i codici di Parrocchia, Comunità Pastorale (dove presente) e Decanato.

Per definire le geometrie areali delle parrocchie si è partiti dallo stradario delle parrocchie a disposizione della Diocesi di Milano, in cui i civici di Milano sono classificati per parrocchia di appartenenza. Attraverso un’operazione di join tabellare è stato possibile attribuire il codice ente della parrocchia di riferimento alle geometrie in formato .shp dei civici di Milano, ottenendo così uno .shp puntuale dei civici di Milano suddivisi per appartenenza parrocchiale. Infine, sono state editate le geometrie areali delle parrocchie includendo i civici con lo stesso codice ente. Tale operazione ha richiesto poi un confronto stretto con la Cancelleria Arcivescovile, in quanto la definizione dei confini delle parrocchie non può risolversi solo con procedure automatizzate e ci si deve interfacciare anche con una serie di confini stabiliti nel tempo ma difficilmente riconoscibili oggi sul territorio, e quindi indipendenti dallo stradario delle parrocchie.

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Figura 1 -Particolare della modalità di definizione della geometria areale delle parrocchie a partire dai civici spazializzati

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Figura 2 –Esito della definizione dei confini delle parrocchie per il comune di Milano

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Figura 3 -Particolare del Decanato 1J - Centro Storico suddiviso in parrocchie e tabella degli attributi associati alle geometrie

Creare una base di partenza certa e ufficiale è la premessa necessaria per associare, in un secondo momento, tramite l’informazione spaziale, altre tipologie di dati raccolti e integrati nel sistema, andando così a sottolineare le potenzialità dei sistemi informativi geografici, che consentono una lettura multidisciplinare e sincrona del territorio. Ad esempio, associando l’informazione relativa al numero di famiglie e di abitanti per parrocchia, è stato possibile tematizzare le parrocchie per densità abitativa.

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Figura 4 – Esempio di tematizzazione delle Parrocchie per densità abitativa

Questo è solo un esempio delle molteplici informazioni che si potrebbero leggere a livello territoriale. Altri dati che potrebbero essere utili ai fini della gestione diocesana riguardano la distribuzione dei sacerdoti per parrocchia, piuttosto che lo stato di avanzamento degli interventi di manutenzione previsti in ogni parrocchia con i relativi costi associati. Inoltre, la digitalizzazione dei confini delle parrocchie è stata un’occasione per avere a disposizione dei dati di partenza fruibili e aggiornabili. In questo modo, si può interrogare il territorio a una certa data, e verificare l’andamento nel tempo dei diversi dati delle Parrocchie, ad esempio i dati relativi ai consumi energetici o quelli di natura più prettamente pastorale. La definizione dei confini parrocchiali all’interno di un applicativo GIS rappresenta quindi uno strumento in più, a disposizione della Diocesi di Milano, per decidere e intraprendere azioni territoriali consapevoli e aderenti alla realtà.

Geolocalizzazione dei beni immobili: scala del singolo edificio

La fase successiva del progetto ha riguardato la localizzazione dei beni immobili, scendendo alla scala del singolo edificio, in conformità all’azione svolta da tempo dalla Chiesa ambrosiana, che sta operando per favorire la salvaguardia del proprio patrimonio immobiliare (chiese, case parrocchiali, oratori, scuole, teatri, appartamenti…). L’ufficio amministrativo della Diocesi di Milano ha infatti avviato l’attività di compilazione on line di un apposito “Fascicolo tecnico del fabbricato e piano di manutenzione programmata”, da effettuare da parte delle parrocchie, con la duplice finalità di verificare lo stato di tutti gli stabili di cui la comunità dispone per svolgere le proprie attività pastorali, e di intervenire sulle strutture in modo programmato, valutando le priorità e riducendo i costi di manutenzione. Una volta che la compilazione del fascicolo tecnico del fabbricato sarà conclusa per tutti gli immobili, la Diocesi avrà a disposizione dei documenti informativi e pianificatori che le consentiranno di attuare un piano di manutenzione programmata in grado di contenere i costi, dando valore alla fruibilità degli spazi a disposizione e alla loro vocazione sociale. Questa seconda parte del progetto, in fase di attuazione, prevede la realizzazione dello shapefile areale dei singoli immobili, suddivisi in base alla funzione prevalente, per il comune di Milano. L’aspetto sostanziale è che tali geometrie possono essere associate al fascicolo tecnico del fabbricato, tramite un codice elemento univoco.

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Figura 5 – Parrocchia s. Pio X, Milano: esempio di suddivisione di un immobile diocesiano nelle sue funzioni prevalenti e associazione al fascicolo tecnico del fabbricato tramite codice univoco

Geolocalizzare gli immobili e suddividerli in base alla funzione prevalente consentirà alla Diocesi milanese di avere a disposizione e di visualizzare la distribuzione territoriale delle funzioni prevalenti in relazione tra loro. Ad oggi infatti è chiara la composizione del patrimonio diocesano, ma non la sua localizzazione territoriale.

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Figura 6 – Parrocchia s. Pio X, Milano: visualizzazione su Google Earth degli immobili diocesiani e individuazione delle funzioni prevalenti

Il progetto di geolocalizzazione degli immobili serve quindi a conoscere il patrimonio sotto molteplici aspetti, per ottimizzare la distribuzione delle funzioni, anche in base agli eventuali immobili inutilizzati e ai servizi presenti o carenti in ogni parrocchia.

Un ulteriore aspetto che è possibile approfondire grazie alla georeferenziazione del patrimonio riguarda l’analisi della vulnerabilità degli immobili della Diocesi rispetto ai rischi ambientali, che non può prescindere dalla loro interazione con il territorio. E’ possibile, per esempio, individuare gli immobili che ricadono all’interno delle fasce di pericolosità idrogeologica e prevedere degli interventi di mitigazione del rischio stesso. Inoltre, alla luce degli ultimi tragici avvenimenti sismici, il censimento e la localizzazione degli edifici, sta assumendo sempre più il carattere di necessità e urgenza, in quanto conoscere lo stato conservativo di un bene e valutare la sua vulnerabilità sismica, è il presupposto necessario per poter attuare azioni di tutela per il territorio e per la comunità stessa, assieme a eventuali interventi di risanamento strutturale. Diventa sempre più una priorità, pertanto, indagare e stimare la vulnerabilità sismica degli immobili per comprendere appieno, a parità di condizioni territoriali e di rischio, quale risposta è possibile aspettarsi dal singolo edificio in caso di calamità, in termini di danno atteso, relativo sia a persone sia a cose, al fine di intervenire preventivamente.

Sviluppi futuri

Una volta realizzato quanto descritto fino ad ora, il passaggio successivo riguarda la possibilità di strutturare un WebGIS dedicato, per rappresentare, interrogare e analizzare i dati utili a una gestione ottimale dei beni della Diocesi, sia dal punto di vista territoriale, sia dal punto di vista del singolo edificio. Il WebGIS consentirebbe la condivisione dinamica delle informazioni tra tutti gli utenti inclusi nel progetto, e potrebbe essere reso accessibile anche al cittadino, attraverso una profilazione specifica degli utenti, che consentirebbe di gestire in sicurezza i dati sensibili da rendere visibili e modificabili solo per alcuni profili. La realizzazione del WebGIS della Diocesi di Milano consentirebbe un aggiornamento dinamico dei dati e una visualizzazione dei diversi tematismi, e permetterebbe di accedere ai dati più aggiornati evitando la replica delle informazioni. Inoltre si potrebbe prevedere una funzione di segnalazione o modificazione dei confini parrocchiali aperta alle persone competenti (ad esempio i parroci o i tecnici che si occupano dell’implementazione del database online), così da mantenerli costantemente aggiornati.

Conclusioni

Il progetto da noi presentato è uno strumento che promuove la cultura della conoscenza per gestire, e valorizzare i beni ecclesiastici. L’utilizzo di strumenti GIS per geolocalizzare i beni della Diocesi, consente di associare alle diverse geometrie delle informazioni mirate, che rendono possibili non solo tematizzazioni della base geografica di partenza, ma anche analisi statistiche utili a un maggior controllo e a indirizzare le scelte gestionali della Diocesi di Milano, a partire dalla lettura delle informazioni localizzate sul territorio. Analizzando le relazioni tra i servizi offerti dalla Chiesa e il territorio circostante si può arrivare a rispondere concretamente ai bisogni del territorio, al fine di restituire alle Parrocchie il ruolo di rete sociale di sostegno e di riferimento, in grado di valorizzare i luoghi e le persone.

Bibliografia

Arcidiocesi di Milano, Ufficio Amministrativo, Patrimonio immobiliare: inventario dei beni immobiliari a disposizione delle parrocchie http://www.chiesadimilano.it/chisiamo/strutturapersone/ uffici-e-servizi/settore-per-gli-affari-generali/ufficio-amministrativo-diocesano/patrimonioimmobiliare, data ultima consultazione: 03.10.2016

Arcidiocesi di Milano, Ufficio Amministrativo, Inventario delle proprietà e fascicolo del fabbricato – temi di grande attualità, http://www.chiesadimilano.it/ricerca-7.34725?q=fascicolo+fabbricato, data ultima consultazione: 03.10.2016

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Latini E. (2007),”GIS e tutela del patrimonio ecclesiastico”, Rivista GEOmedia, ISSN 2283-5687

Oltolini U. (2015), Uno sguardo pastorale sulle strutture: l’esperienza della Diocesi di Milano, Convegno nazionale degli economi e direttori degli uffici amministrativi delle diocesi italiane, Salerno, 23-25 febbraio 2015

Pisanello V. (2015), Aspetti pastorali e giuridici della gestione degli immobili ecclesiastici, Convegno nazionale degli economi e direttori degli uffici amministrativi delle diocesi italiane, Salerno, 23-25 febbraio 2015

Rizzo R.G., Rizzo L.S. (2015), Il patrimonio religioso in Italia: siti web e geolocalizzazione. Una nuova valutazione”, Bollettino dell’Associazione Italiana di Cartografia, Edizioni Università di Trieste, Trieste, 121-136


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