La cappella della memoria nella chiesa di Santa Maria del Suffragio il L'Aquila
L’idea di realizzare la cappella della memoria nasce all’indomani del terremoto del 6 aprile 2009: a causa del crollo in diretta televisiva della cupola, la chiesa di Santa Maria del suffragio - nata a perenne memoria delle vittime del sisma del 1703 - è divenuta nuovamente emblema della città sventrata dalle forze della natura.
Ma, come tre secoli fa, la Chiesa è divenuta subito anche simbolo della volontà di rinascere, e sfida la ricostruzione materiale e immateriale della città.
In attesa di compiere-assieme al governo francese-la complessa opera di restauro, si decise di ricavare all’interno del complesso monumentale del suffragio una cappella che fosse, al tempo stesso, indipendente eppure collegata con la Chiesa, e costituisse un luogo di ricordo di comunione spirituale.
Il progetto per la realizzazione della cappella prende il via dalla volontà di recuperare uno spazio per la liturgia ma che restituisse anche un volto nuovo alla plurisecolare chiesa del suffragio, più vicino è confacente ai caratteri della comunità ecclesiale che l’anima. Si decise dunque di ritagliare due spazi: uno all’interno della chiesa barocca, che congiungesse questa cappella direttamente al luogo dell’azione liturgica, e l’altro, all’interno del complesso di ambienti che costituivano la sacrestia monumentale, che fungesse da vero e proprio memoriale. Nel primo ambiente si è deciso di collocare due lapidi, riportante il nome delle 309 vittime del sisma, e nel secondo si è collocato l’ambone, l’altare e la sede, prevedendo lateralmente lo spazio adibito ai fedeli. La cappella della memoria è stata consacrata il 10 aprile 2015 - sesto anniversario dei funerali di Stato delle vittime del terremoto, celebrati il venerdì Santo del 2009 - da sua Eminenza il cardinale Giuseppe Petrocchi, arcivescovo metropolita di L’Aquila, alla presenza dei familiari delle vittime del sisma.