Cohousing sociale: se ne parlerà a Koinè 2020

Edilizia di Culto


Cohousing sociale: se ne parlerà a Koinè 2020

Numerose le iniziative di Cohousing sociale nel territorio italiano: una rinnovata risposta all’emergenza abitativa, prevalentemente progettate e gestite dalle Caritas Diocesane e dalle Fondazioni caritative.

Diversi i progetti interessanti di riutilizzo di ambienti parrocchiali o strutture dismesse negli ultimi tempi.

Caso interessanti da menzionare il lavoro della Caritas di Saluzzo che in un ex casello ferroviario attraverso il progetto Saluzzo Migrante ha creato un nuovo progetto di cohousing sociale "Casetta". Questa iniziativa propone l'avvio di una coabitazione tra 9 giovani per promuovere la cultura del dono e della carità, lavorando alla progettazione di soluzioni abitative temporanee, anche gratuite. L’obiettivo del cohousing sociale è quello di proporre stimolare risposte innovative, solidali e sostenibili al tema dell’abitare, per sviluppare l’incontro e la condivisione attraverso due matrici principali: da un lato l’abitare insieme non vissuto come una mera condivisione di spazi, dall'altro un servizio di volontariato in uno dei diversi progetti della Caritas.

Altro caso interessante è il recentissimo progetto che la Fondazione vicentina Massignan ha attivato ad Alte Ceccato (VI) per un cohousing integrato, di 10 soggetti con e senza disabilità. Una prospettiva innovativa e unica nel territorio vicentino per dare autonomia e indipendenza alle persone con disabilità, creando un contesto familiare “senza etichette”.

Il 28 aprile, all’interno del Convegno “Dio non abita più qui. La dismissione e riutilizzo degli immobili ecclesiali. Lo status quaestionis nella chiesa italiana” si farà il punto sul tema presentando anche attraverso una mostra scenari e realizzazioni efficaci e solidali.

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