Una nuova sfida per Koinè 2020: lo “spirituale nel design”

Chiesa e Liturgia


Una nuova sfida per Koinè 2020: lo “spirituale nel design”

Lo spirituale nell’arte è il titolo di un’opera di Wassilj Kandinskij in cui l’autore attribuisce all’arte il ruolo di mediatrice presso l’umanità di una “bellezza interiore” innata e onnicomprensiva, in cui è condensata l’intera gamma dei significati del mondo. E proprio perché innata e universale, una tale “grande bellezza” è costitutiva di ogni uomo, per cui ciascuno ne porta una immensa nostalgia. Non a caso le grandi religioni utilizzano il termine Bellezza come sinonimo stesso di Dio. È lo stesso S. Agostino a ricordarci che ogni uomo è fatto per Dio ed il suo cuore non ha pace fintanto che non lo trova.

Una delle espressioni di Bellezza nella storia cristiana è la liturgia che, quotidianamente e senza sosta in ogni parte del mondo, celebra le lodi del Creatore. È quindi particolarmente importante che gli oggetti utilizzati nelle liturgie cooperino con le proprie forme e fattezze a tale compito.

Fin dalla sua prima edizione Koinè, attraverso la sua divisione scientifica “Koinè Ricerca”, ha esplorato nuove forme, materiali, caratterizzazioni per gli oggetti liturgici e questo cammino continuerà anche nell’edizione 2020: uno sceltissimo pool di artisti, atelier, artigiani sono stati invitati a ripensare alcuni oggetti liturgici (Croce astile, turibolo e navicella, vasi per gli oli santi, aspersorio e secchiello, coppa battesimale, brocca e catino per la lavanda delle mani), in sintonia con gli orientamenti espressi dalla Chiesa cristiana cattolica a partire dal Concilio Vaticano II.
Quali i criteri di selezione? Verranno selezionati oggetti liturgici che cercano un dialogo con la contemporaneità, con i suoi stimoli molteplici, con i suoi linguaggi e le attuali modalità espressive, attraverso una ricerca estetica originale, l’adozione di un registro espressivo equilibrato.
Oltre che all’originalità della ricerca estetica, si guarderà agli orientamenti espressi dai documenti del Concilio Vaticano II e successivi. Verrà dunque riservata una particolare attenzione alla sobrietà, alla nobiltà e alla bellezza da cercarsi più nella forma e nei materiali utilizzati che nella fastosità dell’ornato. Si porrà attenzione anche ai materiali utilizzati e alle loro qualità estetiche che non devono oltrepassare, comunque, i limiti del decoro e del “registro” equilibrato confacenti alla liturgia.

Ai visitatori di Koinè dal 26 al 28 aprile, spetterà giudicare visitando la Mostra, se lo sforzo degli artigiani e artisti ha colto le sensibilità attuali e soprattutto se è riuscito a fa e emergere lo “spirituale nel design”.

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