Pinze Eucaristiche

Chiesa e Liturgia


Pinze Eucaristiche

Uno degli aspetti forse più problematici e che hanno ed ancor oggi stanno suscitando un vivace dibattito tra produttori, liturgisti e teologi, è il tema delle pinze eucaristiche, oggetto dimenticato ed in disuso da decenni nella Chiesa cattolica, riportato alla ribalta dall’emergenza covid 19 per la necessità di evitare contatti diretti tra il sacerdote ed i fedeli, nel momento liturgico della distribuzione della comunione. Tracce di pinze eucaristiche possiamo rinvenirle nell’inventario di Clemente V (1315) ed in quello di Innocenzo VI (1353), ma anche se ne rinvengono tracce nel XIV secolo ad Avignone.

Se da un lato storicamente è possibile rinvenire delle motivazioni a carattere liturgico, per esempio la sottolineatura dell’alta dignità del sacramento evidenziata soprattutto in periodo medievale, assai più diffuso nei secoli ne è stato l’uso per necessità di carattere sanitario. Una serie interessante di tali oggetti è possibile rinvenirla nel museo della custodia di Terra Santa, dove sono conservati tali artefatti per poter permettere ai fedeli di ricevere l’eucarestia in tempo di pestilenza e di isolamento.

In quest’ottica all’interno della mostra “oggetti per uso liturgico” che si terrà a Vicenza a Koinè dal 25 al 27 ottobre prossimi, il comitato scientifico di Koinè ricerca ha ritenuto opportuno inserire un piccolo settore, riservato ai produttori presenti alla manifestazione, in cui esporre alcune pinze eucaristiche.


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