Le terza edizione italiana del messale romano: le immagini

Chiesa e Liturgia


Le terza edizione italiana del messale romano: le immagini

Grande attesa per la terza edizione italiana del Messale romano, che dovrebbe essere reso disponibile alle comunità cristiane subito dopo la prossima Pasqua ma, stando ad indiscrezioni, la cui adozione diverrà vincolante solo con le celebrazioni pasquali 2021.

L’intento dei Vescovi con la promulgazione del rinnovato libro liturgico è chiaro: occasione propizia per contribuire al rinnovamento della comunità ecclesiale nel solco della riforma liturgica. Sui temi più squisitamente liturgici dell’ars celebrandi ritornerò il mese prossimo, in questo breve articolo vorrei soffermarmi sul tema delle immagini nel nuovo testo su cui Koinè Ricerca svilupperà una giornata di Studio il 27 aprile prossimo.

C’è grande curiosità sul tema, in parte dovuta a quella che l’allora segretario generale della CEI Giuseppe Betori aveva definito “iniziativa coraggiosa” della Chiesa Italiana nella pubblicazione del 2008 del Lezionario. Perché "coraggiosa"? Non per i testi, che sono ovviamente quelli del Messale, ma per le immagini che li accompagnano. La prova di coraggio è stata quella di far illustrare il nuovo Lezionario da trenta artisti contemporanei con i loro stili più o meno astratti, invece che con i capolavori dell'arte figurativa dei secoli passati. Ricordiamo tuti le dotte dispute tra diversi schieramenti: tra gli ostili ricordiamo il professor Pietro De Marco, non nuovo a critiche solidamente motivate dei limiti dell'arte astratta applicata alle realtà cristiane; tra i difensori uno studioso dell'arte sacra antica e moderna di indiscusso rilievo: monsignor Timothy Verdon, americano, professore all'università di Princeton ma anche direttore, a Firenze, dell’ufficio diocesano per la catechesi attraverso l’arte.

Succederà lo stesso per la nuova edizione del Messale Romano? Staremo a vedere…
Per ora sappiamo che la copertina del Messale riporterà due illustrazioni una di Mimmo Paladino ed una del padre gesuita Marco Ivan Rupnik: un Cristo Benedicente in stile bizantino e un agnello immolato, in piena continuità con le immagini nelle copertine dei Lezionari feriale e festivo.

A Koinè il 27 aprile avremmo la possibilità di entrare nel fascinoso e al contempo discusso mondo delle immagini, scoprendo le immagini e le motivazioni soggiacenti direttamente dalla voce degli autori.
Qui l'iscrizione.


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