La fede in musica: le corali di tutto il mondo riunite in Vaticano

Chiesa e Liturgia


La fede in musica: le corali di tutto il mondo riunite in Vaticano

Autore: Giada Aquilino - Città del Vaticano

Sono oltre 8 mila i cantori, i musicisti, gli esperti di musica sacra e liturgica di tutto il mondo che si sono riuniti in Vaticano per il terzo Incontro internazionale delle corali, in occasione della festa di Santa Cecilia. L’evento è organizzato dal Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione in collaborazione con Nova Opera onlus.

In corso in Aula Paolo VI il convegno: “Musica nella liturgia e nella catechesi per la nuova evangelizzazione”, moderato da mons. Marco Frisina, biblista e compositore, direttore del Coro della diocesi di Roma. “In tutte le comunità cristiane – spiega mons. Frisina a Vatican News - la musica nella liturgia e anche nella catechesi diventa un momento di comunicazione della fede molto importante.

E oggi, forse, è la comunicazione più immediata della fede: non ha bisogno di traduzioni, tocca insieme il cuore e la mente e nella preghiera, così come nell’annuncio, è uno strumento straordinario di cui il Signore può servirsi proprio per raggiungere, per incontrare gli uomini del nostro tempo”.

Come consultore del Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione, mons. Frisina osserva come “nella nuova evangelizzazione la musica abbia un grande ruolo, come tutte le arti. Il mondo di oggi è sordo a tanti richiami, ma è ancora sensibile alla bellezza, alla musica, soprattutto lo sono le giovani generazioni. Credo - aggiunge - che si possa utilizzare questo strumento potente che è la musica per poter comunicare la fede in maniera nuova, diversa e allo stesso tempo anche tradizionale.

La Chiesa ha sempre usato la musica, soprattutto nella liturgia. E credo che anche nelle nuove forme di comunicazione, compresa la rete, con la musica si possano raggiungere molti uomini, anche i non credenti”.

Papa Francesco ha più volte sottolineato come la musica sacra nella liturgia non sia un fatto estetico, ma l’espressione della fede. “La musica – prosegue mons. Frisina - non è solo intrattenimento, divertimento, è espressione del cuore. Quindi per un cristiano è espressione della fede, come tutto ciò che esprime con la sua vita”.

Nel corso del convegno, alle relazioni si alternano le testimonianze di cantori, studenti e musicisti provenienti tra gli altri da Stati Uniti d’America, Brasile, Repubblica Centrafricana, Libano, Iraq, Messico, Cina, Vietnam, Turchia.

Tra i relatori, don Óscar Valado Domínguez, sacerdote di Santiago de Compostela, responsabile musicale della Conferenza episcopale spagnola. “La Liturgia per tutti noi - dice a Vatican News - è la celebrazione della nostra fede, per questo tutto ciò che cantiamo a Messa deve essere espressione della nostra fede, prendendo a riferimento la Parola di Dio”.

Quello delle corali in Vaticano è, per don Valado, “un vero e proprio incontro di fraternità: ci sono tantissime persone da tutti i continenti, riunite in Vaticano per celebrare la fede, cantare insieme, trovare uno spazio di unità. La Chiesa ci chiede fedeltà, anche in qualcosa che può sembrare poco importante, invece la musica nella Liturgia è determinante.

Ce lo ha detto il Concilio, in fondo: lo scopo della musica liturgica è glorificare Dio e santificare gli uomini”.

 


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