Unità e crisi del racconto. La porta nel XX secolo

Prof. Mariano APA

Edilizia di Culto


Unità e crisi del racconto. La porta nel XX secolo

La complessa valenza simbolica della porta ha stimolato numerosi artisti i quali hanno prodotto opere valutabili all’interno del complesso tema della Porta: tra religiosità, laicità, e propriamente realizzando opere che visualizzano le indicazioni del magistero della Chiesa e le visioni pastorali catechetiche del momento storico in cui si esprimeva e si esprime la Chiesa.

La complessità iconologica della immagine della porta, ha condotto gli artisti ad una sorta di “Lotta con l’angelo” risultando affascinante dell’edificio proprio quel privilegiato luogo, la porta, quale spazio di sacralità, quale spazio dell’incontro e di relazione tra Chiesa e mondo, tra liturgia e umanità.

La porta possiede una propria tipologia significante: nella chiesa introduce alla storia, al santo, all’Evangelo. Luogo cristologico dell’autoproclamazione (Gv 10,9). L’artista è chiamato a svolgere tale “mandato iconologico” che si esprime innanzitutto nella formula tipologica. Tale “formula tipologica” si realizza con l’uso modulare delle formelle, oppure con riquadri. Le formelle e i riquadri – e anche eventuali scritte, sigle, cornici, - impongono un “prima” e un “dopo” all’immagine in quanto immagine raccontata: immagine che “racconta una storia”.

Tale “condizione” tipologica si è scontrata con le inquietudini del mondo secolarizzato, con la cultura delle Avanguardie storiche: da cui le grandi questioni legate al dibattito e anche alle drammatiche vicende legate almeno a due episodi storici delle ultime cronache di questo secolo, in Italia: il Fontana al Duomo di Milano e il Manzù a San Pietro in Vaticano.

L’uno che non vide la soluzione del concorso, l’altro che vide realizzata la sua opera. Entrambi a posizionare le loro poetiche nel moderno, di contro ad indicazioni stilistiche diverse dalla loro personale ricerca.

Tale vale anche per il Minguzzi a Bologna: il Card. Lercaro voleva la porta per S.Petronio ma la Soprintendenza si oppose, e la porta fu poi sistemata in San Pietro.

Da Pogliaghi a Arnaldo Pomodoro, da Minebbi a Maraini, la vicenda della porta per un edificio di chiesa, racconta una storia dell’arte in cui si riflettono vicende e personalità della Chiesa che è in Italia, dell’arte e della Chiesa che è in Europa.

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Concorso per la porta della cattedrale di Cesena.

Bozzetto di Guido Lodigiani

 

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Sezione porte contemporanee.

Paolo Annibali, bozzetto per la porta della chiesa di San Filippo

Neri (San Benedetto del Tronto, AP).

 

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Suor Angelica Ballan PDDM, porta della chiesa di Gesù Maestro (Roma).

 

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Vincenzo Carucci, porta della chiesa di Santa Maria della Speranza (Battipaglia, SA).

 

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Pino Castagna, porta della chiesa di San Leonardo (Milano Gallaratese).

 

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Renato Valcavi, porta principale della chiesa di San Giorgio (Limbiate, MI).

 

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Ernesto La Magna, bozzetto per la porta della basilica di Nostra Signora di Bonaria (Cagliari).

 

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Enrico Moroder Doss, porta della chiesa di Eboli (SA).

 

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Gerardo De Meo, porta della cattedrale di Isernia.


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